Si cambia, ci si evolve ma certa gente non se ne rende conto.
Certa gente non vuole cambiare, certa gente non vuole vedere i cambiamenti attorno a se.
C'è gente che si ostina a non rendersi conto che le persone che frequenta cambiano, crescono. Lo so, è più bello pensare di essere l'unico che si è evoluto mentre tutto intorno resta immutabile e sicuro, ma non è così. I rapporti si evolvono, crescono, mutano e muoiono. Le persone si evolvono, crescono, mutano e a volte muoio pure loro. Non devono proprio restarci secche, ma magari non le vedi più, non le senti più e ti ricordi di loro ogni tanto e lentamente le lasci scivolare via.
C'è gente che mi tratta ancora come se fossi lo sfigatino di 18 anni brufolotico e non si rende conto che di anni ne ho 27, di esperienze ne ho un quintale e che ora sono ampiamente meno sfigato di loro. Non che adesso io sia diventato questo drago, ma almeno so cosa voglio e mi conosco di più.
5 commenti:
Sam, allora siamo in due. Pensavo di essere l'unico pirla....
Mi piacerebbe che lo stesso lo capiessero pure certe persone che entrambi frequentiamo....non ti pare?
;-))
ehm non per dire... ma tu non ti discosti tanto dalla descrizione del post.
Beh, sicuramente mi conosco e so cosa voglio, e l'ho imparato sulla mia pelle. Non ho la presunzione di dire/credere di essermi "evoluto" solo io rispetto agli altri, ma mi accorgo adesso che certe cose che prima lasciavo correre o a cui prima passavo sopra come niente ora non mi vanno piu' bene (e parlo di Voghera, Salice, amici, conoscenti, donne, cazzi e mazzi e quant'altro).
Forse ci siam visti poco ultimamente, forse sono un pirla che crede di essere chissa' cosa (un pirla sicuro ;-P). Ma mi accorgo che qualcosa e' cambiato.
Di sicuro non ti ho mai trattato come un 18enne sfigato, o almeno mi sembra (se no insultami pure ;-P).
Premetto: non parlo per nessuno in particolare.
Forse il problema non è Salice, Casteggio, Voghera, Rivanazzano, Milano, Torino, Genova...
Il fatto è che non sempre si riesce a conoscersi, non sempre si vuole davvero vedersi per come si è. Crescere come persone (perché i gruppi vanno e vengono...) implica sacrifici, impegno, la rinuncia ai giudizi facili e la voglia di comprendere la profondità dell'altro. Ma prima bisogna trovare il proprio equilibrio.
e.
Se aspettassimo di trovare il nostro equilibrio prima di cominciare anche solo a pensare di poter crescere, saremmo tutti degli eterni infanti. Tutto scorre, un pezzettino alla volta. Diciamo basta sia al colesterolo che a questa assoluta necessità di ottenere insta-insight. L'illuminazione arriverà anche per voi, basta che la piantiate di volerla tutta e subito. Cheppalle. PS: io sono meglio di voi. Ed è scientificamente dimostrato. Dalla solita equipe di scienziati birmani.
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